Alberto Aquilani dubbi non ne ha. La Juventus vincerà lo scudetto anche questa stagione. Il motivo è presto detto:
Del resto se spendi duecento milioni di euro, prima o dopo è pure normale vincere. Sarebbe patologico il contrario.
I tifosi bianconeri, immaginiamo, restano interdetti, ancora in attesa di un top player in attacco, dopo la partenza di Alessandro Del Piero. In effetti le parole del centrocampista viola, peraltro con un breve passato a Torino, faticano a combaciare con la verità delle cose. Certo rimane da capire come viene fuori quella cifra pronunciata dal calciatore. 200 milioni accumulati in quanti anni? 200 milioni di euro per gli ingaggi o per l’acquisto dei cartellini degli atleti?
Il dubbio resta, anche perché facendo un calcolo sommario la cifra spesa (per comprare i singoli calciatori) nell’ultima finestra di mercato (la scorsa estate) non supera i 30 milioni di euro.
Per dovere di cronaca riportiamo anche le altre dichiarazioni dall’ex del Liverpool dell’intervista al Corriere dello Sport. Sulla Roma, la squadra nella quale è cresciuto e che la “più forte in prospettiva” avendo “un potenziale di giovani leve di prim’ordine“. Poi sulla sua Fiorentina, una delle sorprese di questa stagione:
In questa squadra non c’è nessuno predisposto al recupero del pallone, intendo con scivolate, tackle. Insomma, di… cagnacci qui non ce ne sono. Eppure abbiamo quasi sempre il predominio nel possesso palla. Il Barcellona, tanto per scomodare un paragone importante, del resto insegna: anche senza centrocampisti di impostazione è possibile fare tutto.
Aquilani ha anche confessato che in estate credeva che il suo futuro immediato fosse inglese. Ed invece c’è stato l’inaspettato ritorno in Italia:
A dire il vero io ero convinto di restare al Liverpool. Anche perché l’allenatore, Kenny Dalglish, mi aveva detto più volte di voler puntare su di me. Pradè, che conosco da quando ero alla Roma, mi ha chiamato e ha fatto tutto lui, è stato bravissimo. Quando il direttore mi ha detto che mi aveva preso a costo zero onestamente ho stentato a crederci. Ho pensato solo una cosa: “come diavolo ha fatto?”. Ma l’ho detto, è bravissimo.
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